Opere / VIA DELLA SALVEZZA

5. LA PROFEZIA DI NATAN

5. LA PROFEZIA DI NATAN

LA PROFEZIA DI NATAN

‘Io renderò stabile il trono del suo regno per sempre’ (2 Sam 7,13)

‘La to cjase e il to ream a saran simpri davant di me’ (2 Sam 7,13)

 

(Dalla Bibbia i brani di riferimento dell’opera realizzata dalla Scuola Mosaicisti del Friuli ed, in breve, il commento/spiegazione di Paolo Orlando autore dei bozzetti.Foto: ULDERICA DA POZZO)

 

2 Sam 7,8-14

            Ora dunque dirai al mio servo Davide: Così dice il Signore degli eserciti: «Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele.

            Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra.

            Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo opprimano come in passato e come dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti annuncia che farà a te una casa.

            Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno.

            Egli edificherà una casa al mio nome e io renderò stabile il trono del suo regno per sempre. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio.

            Se farà il male, lo colpirò con verga d'uomo e con percosse di figli d'uomo.

 

2 Sam 7,8-14

            Pa la cuâl tu j disarâs cussì al gno famei David: il Signôr des schirìis al dîs chest. I sei jo che ti ai cjapât sù dai passons, daprûf des pioris, par che tu fos il sorestant dal gno popul Israel. I eri cun tei dapardut là che tu lavis; i ai splanât davant di te ducj i tiei nemîs.

            Israel, lu plantarai lì, al restarà in chest lûc, nol sarà plui sbalotât e i triscj le varan finide di tibiâlu come par viêri, encjemò da cuant che jo i metevei i jùdiçs sul gno popul Israel: jo ti deliberarai di ducj i tiei nemîs.

            E il Signôr al ti fasarà grant, parcè che il Signôr ti fasarà sù une cjase. E cuanche lis tôs sornadis a saran rivadis al colm e tu, tu ti sarâs distirât cui tiei vons, i tegnarai sù daûr di te la samence saltade fûr deas tôs vìssaris e i rinfuarçarai il to ream.

            Al è lui che mi fasarà sù une cjase pal gno non e la sô sente di re a sarà stabilide par simpri. I sarai par lui un pâri e lui al sarà par me un fî: s’al fâs alc di mâl, lu cjastiarai cun tun baston di om e cui stes colps ch’ai dan jù i oms.

       

 

            Le mura indicano la città di Gerusalemme; del quadrato di cinta si vedono tre lati, con tre porte per ciascun lato, mentre il quarto lato, idealmente, è "alle spalle" di chi guarda la scena; nel mezzo il trono di Davide; in alto il disco solare con il volto del Cristo.

            L’uomo che avanza da sinistra e, protendendo le mani si inchina davanti al re, è il profeta Natan, il quale annuncia il rinnovamento della promessa fatta ad Abramo, fatta a Mosè; il popolo avrà la sua città santa, avrà il suo reggitore politico e sarà protetto da Dio.

            Seduto e attento, mentre con una mano regge una cetra, per ricordare i Salmi da lui composti e ancor oggi cantati o letti in tutte le chiese, il re Davide riceve la profezia. Benché peccatore, egli avrà, per grazia e misericordia, un erede che salverà tutti. 

            Ed è profezia per noi. Profezia della futura Gerusalemme Celeste, illuminata da un sole che sorge dall'alto, Gesù. Anche noi saremo salvi!

 

Le mura indicano la citta di Gerusalemme
Il trono di Davide
Il profeta Natan annuncia il rinnovamento della promessa fatta ad Abramo, fatta a Mosè
Il Re Davide, mentre con una mano regge una cetra, riceve la profezia
Il disco solare con il volto di Cristo
La profezia di Natan (Foto - Stefano Piazza)

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